Simili

similiquando ero piccola, l'ho gia' scritto in altre occasioni, mi ero avvicinata al punk e ai posti occupati d'un soffio. era stato come un respiro piu' grosso, quello in cui senti che l'aria entra meglio nei polmoni. avevo trovato d'un tratto il mio mare, il mio bosco dove nascondermi, la mia piazza in cui incontrare i miei simili.

i simili. ecco. questo e' il punto.

capita che l'altro giorno ero all'emerson, era il pomeriggio della serata inaugurale della nuova sala concerti. me ne stavo sul palco, a fare cavi, come spesso mi succede. poi provavo microfoni  e via e via.. nella routine dell'aiuto fonico mezza sega. c'era tutto un fermento di pavimenti indecenti da pulire, birre da scaricare, impianti da riparare, spazi da allestire. un po' come in una buffa vigilia di un natale blasfemo.

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passi avanti

bistrot…e allora parlero’ del next-emerson, di quello che ci succede dentro.

Dopo mesi rallentati da fastidiosi bastoni tra le ruote e disfattismo serpeggiante, mi fermo un attimo: do’ un’occhiata in giro e ci penso su. Abbiamo fatto un sacco di cose. C’e’ una biblioteca piena zeppa di libri che non si sa manco dove metterli, e libri belli poi.. un sacco dell’Urania e tanti altri. C’e’ un infoshop frequentatissimo con un sacco di libri, ma anche di fanzine, generi e argomenti che mai avrei pensato insieme. C’e’ un cinema, non del tutto finito, ma molto promettente, allestito in un anfratto di edilizia industriale con uno schermo basculante per tutte le esigenze. C’e’ quel gioiello sacro del bistrot dove ho visto gruppi hc urlare sangue e rabbia e gruppi meno hc stordire di note tirate un pubblico sempre affollato.

Ci sono venuti a trovare energetici scrittori agitati, argentini con occhi seri e mani grandi, gruppi con il cuore nervoso e i muscoli frenetici…  un sacco di amici, vecchi e nuovi, anche se mai abbastanza e per un tempo sempre troppo breve.

Sono pochi 5 mesi per fare un bilancio, pero’ sembrano 5 anni…

www.csaexemerson.it

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