storie di Robo

storie di roboFirenze e’ una citta’ piuttosto noiosa, almeno da quando ci vivo, cioe’ da quando sono nata. Per un fatto anagrafico mi sono persa gli anni del punk, gli anni dell’hardcore, gli anni dei primi spazi occupati. Uffa. Per un fatto anagrafico ho dovuto arraggiarmi con quello che era rimasto: il post punk, il post hardcore, i centri sociali dopo “Varsavia brucia”. Degli anni settanta poi non ne parliamo neanche.

Devo dire pero’ che non ho un carattere estremamente nostalgico, quindi non e’ che insomma ne abbia fatto una malattia, anzi, probabilmente il fatto di aver vissuto negli anni del “post” mi ha reso un po’ piu’ forte e un po’ piu’ disillusa.

Quando ho avuto un’eta’ decente insomma, i centri sociali erano gia’ in crisi o ci stavano per andare. Si iniziava (anche se in questo la Toscana e’ sempre stata un’isola felice) a parlare di autoreddito, di legalizzazione, mentre il libro degli scazzi e delle faide andava ingrossandosi di anno in anno.
Forse proprio per questa ragione gente della mia eta’, con piu’ o meno gli stessi vissuti e sicuramente con la stessa affinita’ mentale ha deciso di provare a prendersi degli spazi propri, propri nel senso che non fossero l’eredita’ di esperienze altrui. Firenze si e’ riempita allora di case occupate, squatt, effimeri centri sociali che non erano centri sociali.
A differenza dei nostri “predecessori” probabilmente noi abbiamo avuto (e abbiamo tuttora) meno capacita’ d’analisi, ma piu’ pragmatismo e piu’ urgenza.
In ogni caso in pochi anni (davvero pochi) c’e’ arrivato addosso tutto il carico di pietre che in genere ti viene riversato addosso in almeno vent’anni.
Di quelle esperienze, durate spesso il tempo di un respiro, sono rimaste poche tracce (ad esempio qui: http://www.autistici.org/ssm).
E adesso e’ buffo vedere i miei simili con le facce ancora da pischelli, ma con gli occhi tanto seri. E’ strano vedere che chi non si e’ perso per strada ha acquisito un bonus di lucidita’, fermezza e dignita’.

Firenze e’ ancora una citta’ noiosa, pero’ per le sue strade continuano ad aggirarsi creature simili, al tempo stesso decise e spaesate, reattive e maldestre.
Questo blog prova a narrare emotivamente le avventure di questi buffi personaggi, nella Firenze sonnacchiosa, o nel resto del belpaese.

come si dice… the boys are back in town!